martedì 19 maggio 2009

WRAPPING PROCESS, CYCLIC LOOP, MARATONDA...

'What is a Caucus-race?' said Alice; not that she much wanted to know, but the Dodo had paused as if it thought that somebody ought to speak, and no one else seemed inclined to say anything. 'Why,' said the Dodo, 'the best way to explain it is to do it.' (And, as you might like to try the thing yourself, some winter-day. I will tell you how the Dodo managed it.) First it marked out a race-course, in a sort of circle, ('the exact shape doesn't matter,' it said,) and then all the party were placed along the course, here and there. There was no 'One, two, three and away!', but they liked, so that it was not easy to know when the race was over. However, when they had been running half an hour or so, and were quite dry again, the Dodo suddenly called out 'The race is over!', and they all crowed round it, panting, and asking 'But who has won?'

"Che cos'è un Carosello elettorale [una Maratonda, nda]?" disse Alice: non che ci tenesse molto a saperlo, ma il Dodo aveva lasciato cadere una pausa come se qualcuno dovesse prendere la parola, ma nessuno si era sognato di farlo."Be'," disse il Dodo, "il modo più democratico per spiegarli è farlo." (E nel caso aveste voglia anche voi di sperimentarlo un giorno d'inverno, adesso vi dirò come lo organizzò il Dodo.) Innanzitutto traccio la pista, una specie di cerchio ("cerchio o quadrato basta che sia una pista," disse lui) e poi tutta la brigata fu piazzata lungo il circuito in ordine sparso. Non ci fu alcun "Uno due tre via!", ma ognuno si ritirava a capriccio, cosicché non era tanto facile stabilire se si era tagliato un traguardo. Tuttavia, dopo che tutti quanti avevano corso una mezz'ora e erano tutti belli asciutti, il Dodo tagliò corto: "Fine della gara!" e tutti gli si radunarono intorno, ansimanti, e gli chiesero: "Ma chi ha vinto?"
I Classici Universale Economica Feltrinelli, Lewis Carroll, "Alice nel paese delle meraviglie", trad. it. Aldo Busi

Oltre che per la ciclicità rappresentata nella Maratonda di Alice, il libro di Carroll fa riflettere anche su un'altra questione:
Alice ne paese delle nanomeraviglie
"Nel suo romanzo Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carroll immagina lo stupore della piccola Alice che dopo aver bevuto un curioso intruglio, si trova ridotta alle dimensioni di un topino; le si schiude così un mondo che è tutto una scoperta: la toppa di una serratura non è più soltanto il luogo dove infilare una chiave ma diventa un passaggio tra due stanze, e un bicchiere d'acqua rovesciato smette di essere qualcosa da nascondere alla mamma per trasformarsi in un pericoloso nubifragio. Un mondo meraviglioso, ancor prima di incontrare cappellai matti e gatti birboni: per Alice, un mero salto di scala muta la percezione della realtà in qualcosa di nuovo".
Dario Narducci, "Cosa sono le nanotecnologie, istruzioni per l'uso della prossima rivoluzione scientifica" Sironi Editore

Il salto (reale, immaginato o proiettato) è sempre il motore della scoperta, come pure Jencks individua quale generatore dell'universo: un sistema complesso che si evolve per salti (cfr. Charles Jencks, The Architecture of the Jumping Universe)......

2 commenti:

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  2. Esiste un mondo dietro i "semplici" paragrafi di "alice nel paese delle meraviglie",per alcuni autori (e per me come lettrice) è diventata quasi una ossessione cercare nelle domande di Alice e nei suoi incontri con personaggi "psicopatici" sempre nuove cose che vanno dalla fisica molecolare fino a domande di psicologia cognitiva.Un autore senza limiti di risorse.
    La cosa interessante per me è il confronto del tema del salto con quello del passo.
    Il salto di scala consente a Caroll di "parlare" dell'"inversione speculare" nel mondo macroscopico (che però è giustificabile solo se si scende a livello microscopico) e del suo rapporto con il tempo (tanto che i personaggi stranamente hanno cognizione del futuro) ..e il passo perchè invece è la logica dell'algoritmo.Quindi la contrapposizione tra un momento di salto spaziale attraverso una inversione temporale e al contrario di un meccanismmo invece processuale fatto di leggi matematiche molto simili al famoso "diagramma architettonico" per cui ogni cosa concorre non si sa bene in quale posizione e in quale direzione ma si sa che si arriverà di sicuro ad un risultato formale unico e certo (come lo stesso risultato dell'algoritmo).
    Perdonami la poca chiarezza di espressione,è ora di andare a nanna.
    A domani!

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